PTOF Anni precedenti

(Le parole attive fanno riferimento ai documenti e agli allegati da ritenersi parte integrante dello stesso PTOF)

Premessa

Il PTOF è uno strumento che, rispondendo a criteri di sintesi e semplicità:

- si caratterizza come progetto unitario ed integrato, elaborato nel rispetto delle reali esigenze dell’utenza e del territorio;

- descrive lo stato attuale dell’Istituto, le modalità di organizzazione e funzionamento, le sue priorità imminenti e future permettendo una conoscenza approfondita dell’istituzione scolastica;

- presenta la progettazione curricolare ed extracurricolare che l’Istituto mette in atto per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi.

Il PTOF ha come presupposti:

- la centralità dell’alunno, nel rispetto dei suoi bisogni formativi e dei suoi ritmi di apprendimento;

- la progettualità integrata e costruttiva per garantire competenze disciplinari e relazionali ;

- la partecipazione alla progettualità scolastica di un numero sempre maggiore di soggetti nella scuola come sul territorio;

- la costante verifica e autovalutazione dei processi avviati e dei risultati conseguiti;

- la libertà di insegnamento.

Il presente Piano dell’Offerta Formativa:

- è stato redatto accogliendo le indicazioni dei docenti, del Consiglio di istituto e del Comitato Tecnico Scientifico facendo proprie le indicazioni dell’ atto d’indirizzo che il Dirigente Scolastico ha condiviso con il Collegio dei docenti e il Consiglio di Istituto;

- tiene conto del Rapporto di AutoValutazione (RAV), (pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e ad esso rimanda per l’analisi del contesto in cui opera l’Istituto, l’inventario di tutte le risorse di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto;

- raccoglie inoltre indicazioni provenienti da diversi referenti del mondo del lavoro con i quali la scuola si interfaccia, oltre che da un Comitato Tecnico-Scientifico.

1. Istituto, storia e territorio

L’Istituto “Caterina de’ Medici” nasce nel 1961, a Gardone Riviera, tutti gli istituti alberghieri attualmente operanti in provincia di Brescia e sul lago di Garda sono nati come sedi staccate dell’istituto di Gardone Riviera e in seguito sono diventati autonomi. La sede di Desenzano del Garda, nata nel 1979, è ancora legata all’istituto originario. Oggi la scuola conta circa mille iscritti e costituisce un punto di riferimento professionale e culturale per il territorio gardesano della provincia di Brescia e di molti Comuni limitrofi della provincia di Mantova.

2. Finalità - obiettivi generali

L’Istituto nasce nel 1961 per rispondere alla richiesta di personale qualificato del settore alberghiero, la sua principale finalità è garantire ad ogni alunno:

- il successo formativo inteso come possibilità di ottenere un inserimento positivo nel mondo del lavoro o nei segmenti di istruzione e formazione successivi al diploma;

- il pieno sviluppo della persona attraverso l’acquisizione, il consolidamento, l’ampliamento delle competenze sociali e culturali utilizzando percorsi progettati con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie in quanto la condivisione degli obiettivi e delle regole è la base su cui fondare un processo formativo efficace (Patto educativo) ;

- l'espressione delle potenzialità e la valorizzazione di ogni peculiarità.

L’Istituto è una “comunità educante” (dirigente, docenti, personale amministrativo, tecnico, collaboratori scolastici e tutti coloro che a vario titolo assumono la responsabilità dell’azione educativa e dell’erogazione del servizio scolastico; studentesse e studenti; famiglie; enti e aziende esterni) basato su valori condivisi quali:

- l'uguaglianza e la solidarietà come garanzia di pari opportunità;

- la convivenza civile e democratica, l’educazione alla pace, alla legalità, al rispetto per l’ambiente, all’inclusione per il superamento di ogni situazione di difficoltà e di disagio degli alunni;

inoltre fa propri gli obiettivi di competenze di cittadinanza indicati dal Parlamento europeo e li inserisce nel curricolo interdisciplinare.

L’ istituto si propone di formare persone attive, autonome e responsabili all’interno della società, e si esprime attraverso questo piano che coinvolge tutti i soggetti protagonisti del processo formativo/educativo. Lo studente, nell'interezza della sua persona, non è visto solo quale destinatario di un servizio, ma come parte in causa capace di partecipare attivamente alla realizzazione del proprio progetto di vita in interscambio con la scuola e, più in generale, con il proprio contesto di appartenenza.

3. Curricolo

L'offerta curricolare d’istituto è riferita al Settore servizi – Indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” per gli studenti che si sono iscritti fino all'a.s. 2017/18 l’ordinamento prevede:

- un biennio comune, parallelo a quello degli altri Istituti Professionali;

- un secondo biennio che accentua la parte di indirizzo a carattere professionalizzante, ed offre la possibilità di scelta fra:

  • “Enogastronomia”,
  • “Enogastronomia- Prodotti dolciari artigianali e industriali”
  • “Servizi di sala e di vendita”
  • “Accoglienza turistica”;

- un monoennio finale, coerente con il secondo biennio e impostato sulla preparazione al mondo del lavoro e sulla eventuale prosecuzione degli studi, con il conseguimento del diploma conclusivo.

Nell’articolazione "Enogastronomia” gli studenti acquisiscono competenze che consentono loro di:

- intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici;

- operare nel sistema produttivo promuovendo la tipicità delle tradizioni locali, nazionali e internazionali applicando le normative su sicurezza, trasparenza e tracciabilità;

- individuare le nuove tendenze enogastronomiche.

Nell’opzione “Enogastronomia-Prodotti dolciari artigianali e industriali” gli studenti acquisiscono competenze che consentono di:

- intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici dolciari e da forno;

- acquisire competenze specifiche sugli impianti, sui processi industriali di produzione e sul controllo di qualità del prodotto alimentare.

Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita” gli studenti acquisiscono competenze che consentono loro di:

- svolgere attività operative e gestionali in relazione all’ amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici;

- interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela;

- valorizzare i prodotti tipici locali, interagendo con il cliente per trasformare il momento della ristorazione e della degustazione in un evento culturale.

Nell’ articolazione “Accoglienza turistica” gli studenti acquisiscono le competenze per:

- intervenire nell’organizzazione e nella gestione delle attività di ricevimento delle strutture turistico-alberghiere, in relazione alla domanda stagionale e alle diverse esigenze dei clienti;

- organizzare la commercializzazione dei servizi e la promozione di prodotti enogastronomici che valorizzino le risorse e la cultura del territorio nel mercato internazionale, attraverso l’uso delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati sono in grado di agire con autonomia e responsabilità e di assumere ruoli operativi nei processi produttivi delle rispettive filiere, grazie a metodologie d’insegnamento basate su apprendimenti stabili nel tempo, con un approccio fondato su esperienze in contesti simulati e reali. Il piano di studi è organizzato in modo da dare agli studenti gli strumenti essenziali per scegliere consapevolmente il proprio futuro, sia nel mondo del lavoro che nella prosecuzione degli studi in settori affini.

Il piano di studi è inoltre strutturato in linea con le indicazioni dell’Unione Europea, con l'educazione all’imprenditorialità e lo sviluppo di una visione orientata al cambiamento, all’iniziativa, alla creatività, alla mobilità geografica e professionale, nonché all’assunzione di comportamenti socialmente responsabili.

Al termine del primo e del secondo biennio gli allievi che volessero interrompere gli studi potranno ottenere una certificazione delle competenze acquisite.

(Organico della riforma 2020-21 aggiornato al 6.07.2020)

Riforma degli istituti professionali

Nell' anno scolastico 2018/2019 è entrata in vigore, a partire dalle classi prime, la riforma disegnata dal D.Lgs. n. 61 del 2017.

L'istituto “Caterina de' Medici” attiva il percorso quinquennale denominato “Enogastronomia e ospitalità alberghiera”.

Negli anni passati sono state incentivate le attività che hanno messo al centro della didattica l’apprendimento induttivo e l’interdisciplinarietà, anticipando così i contenuti essenziali del cambiamento che nel giro di cinque anni porterà a regime la riforma. L’Istituto, che ha sempre avuto una grande parte di utenza spinta dalla motivazione al lavoro pratico, ha costantemente dovuto far fronte alle difficoltà di approccio tradizionale allo studio e quindi progettare e realizzare attività che coinvolgessero gli studenti, soprattutto nelle discipline teoriche. Oltre a questo un gruppo di lavoro specifico del Collegio ha messo a punto gli obiettivi di competenza per il primo biennio, il secondo biennio e il monoennio finale, dotandosi di uno strumento fondamentale per condurre gli studenti alle competenze attese e definite nel profilo di uscita specifico di ciascun indirizzo.

Verranno introdotti alcuni cambiamenti riguardanti soprattutto:

- la progettazione per Unità di Apprendimento il più possibile interdisciplinari;

- l'aggregazione di alcune discipline, e la conseguente valutazione, all'inteno di assi culturali;

- una didattica che dia maggiore peso all’attività laboratoriale;

- una significativa personalizzazione dei percorsi;

- un tutor per ciascuno studente, per il quale verrà redatto dal Consiglio di Classe, entro il primo periodo di frequenza, un Piano Formativo Individuale.

La riforma richiederà spazi fisici adeguati per un rinnovamento delle metodologie del lavoro in classe e una maggiore attenzione ai percorsi individuali degli studenti e costituirà un banco di prova per la progettualità dell’Istituto.

Alternanza scuola-lavoro

L’alternanza scuola-lavoro, obbligatoria per tutti gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori è stata introdotta dalla legge 107 del 2015 in linea con il principio della scuola aperta verso il mondo del lavoro e con il fine di rendere gli studenti maggiormente consapevoli delle scelte per il proprio futuro.

Tutti gli alunni, a partire dalla classe terza, per almeno quattrocento ore distribuite nel triennio entrano in un contesto lavorativo presso aziende del settore. L'Istituto promuove tipologie diverse di alternanza scuola-lavoro, sia durante il periodo delle lezioni che durante la pausa estiva. Promuove inoltre tutte quelle iniziative, sia interne che esterne all'Istituto, in cui gli alunni possano fare esperienza in situazioni reali (manifestazioni, convegni, banchetti, degustazioni, mostre). In questo modo gli alunni entrano a diretto contatto con il settore di competenza, ne conoscono gli aspetti sia professionali che gestionali, seguono un ciclo formativo che li porterà ad avere competenze spendibili nella loro carriera professionale e/o universitaria. Il curricolo degli alunni viene integrato da conoscenze specifiche sulla sicurezza nel posto di lavoro, sull’HACCP, sul contratto di lavoro.

L’alternanza scuola-lavoro viene organizzata su indicazioni del Collegio dei docenti in periodi determinati, in accordo con le aziende ospitanti, con le quali viene stipulata una convenzione. Gli studenti vengono seguiti da un tutor aziendale e monitorati da un tutor dell’Istituto.

La valutazione del percorso in alternanza è parte integrante della valutazione finale dello studente e del suo percorso di studi, vi concorrono differenti soggetti (docenti/ formatori/studenti). L’Istituto predispone percorsi trasversali alle discipline per valutare la ricaduta dell’alternanza scuola-lavoro e della formazione sulla sicurezza.

(progetto alternanza)

(Pianificazione delle attività di alternanza scuola triennio)

PNSD (Piano Nazionale per la Scuola Digitale)

Già indicate dalla Commissione Europea tra le competenze chiave, quelle digitali non sono da intendersi come saper usare strumenti e supporti tecnologici, ma come una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini "per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione”. Si coglie e si sostiene la necessità di sviluppare e di migliorare le competenze digitali degli studenti rendendo la tecnologia uno strumento didattico a pieno titolo. La digitalizzazione deve essere collocata all’interno dell'innovazione didattica che muove dall'idea di una scuola non più unicamente trasmissiva ma aperta e inclusiva, luogo di cittadinanza, di valori e di senso al passo con una società in costante cambiamento. In questo paradigma gli obiettivi del PNSD che l'istituto fa propri riguardano:

- lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti;

- il potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione;

- l’adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione dei dati;

- la formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale;

- la formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nell’amministrazione;

- il potenziamento delle infrastrutture di rete;

- l’adozione e la diffusione di materiali didattici in formato digitale anche prodotti autonomamente.

Nel precedente triennio è stata potenziata la dotazione tecnologica di tutti i plessi, l'Animatore Digitale e il suo team dovranno:

- puntare a gestire in modo massimamente efficace i laboratori e le dotazioni d’aula;

- continuare la formazione del personale interna alla scuola;

- favorire la proposta di laboratori ed attività formative per gli studenti.

Insegnamenti opzionali (Lg 107/2015 art. 1 comma 28)

Promozione della cultura umanistica, valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali (D.L. 60/2017)

Il Collegio dei Docenti valuta che l'inserimento nel curricolo e nel Ptof degli insegnamenti opzionali e di attività per la promozione della cultura umanistica, anche se validi sul versante della formazione personale e dell'incremento dell'offerta formativa, non sia attuabile sul piano organizzativo. Nel nostro Istituto si sono considerati l’elevato numero di iniziative professionali extracurricolari, la scarsità di spazi e si è reputato che tale flessibilità sarebbe poco incisiva, con un'eccessiva frammentazione degli orari e una certa discontinuità legata alla temporaneità dei contratti di molti docenti. Il collegio ha approvato uno specifico, se pur breve, progetto dedicato alle classi terze. Gli approfondimenti indicati dal decreto vengono integrati, per quanto possibile, nei piani di lavoro ordinari degli insegnanti i quali avranno la sensibilità di cogliere necessità e motivazioni dei propri studenti e di offrire loro  significativi momenti di personalizzazione dell'attività didattica anche con l'incremento di temi, concetti e pensieri relativi agli argomenti specificati nell'ordinamento e con proposte di esperienze di studio legate alle realtà presenti sul territorio.

4. Progettazione curricolare-educativa

L’offerta formativa dell’Istituto è il risultato della riflessione operata dai suoi Organi Collegiali, sulla base dell’esperienza, del confronto e dell’autovalutazione del proprio operato. Costante è il raccordo con altre agenzie territoriali, da queste esperienze emergono concrete possibilità di potenziare le attività formative offerte dalla scuola anche al di fuori dei tradizionali confini degli istituti scolastici, operando una azione educativa realmente incisiva nel territorio. Più complesso il coinvolgimento delle famiglie nell’attività educativa rivolta agli alunni anche per un certo atteggiamento di delega verso l’istituzione scolastica.

Il Collegio dei Docenti nella sua articolazione per Dipartimenti/Assi ha elaborato i programmi disciplinari per obiettivi formativi e di competenza privilegiando nuclei fondanti e principi organizzatori strutturali delle discipline; le strategie di metodo e di organizzazione didattica dei momenti e degli spazi dell’insegnamento, restano prerogativa del docente. La progettazione educativa viene rivista periodicamente, ed eventualmente modificata, in considerazione dell’analisi dei risultati ottenuti dallo staff di Dirigenza, dal Collegio, dai Dipartimenti e dai Consigli di classe.

Obiettivi formativi

Gli obiettivi formativi prioritari dell’istituto possono essere quindi indicati come segue:

- agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, in base ai quali essere in grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali, sociali e professionali;

- utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti;

- riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente e le sue connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali anche nel corso del tempo;

- stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;

- utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro;

- riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali;

- individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento;

- riconoscere i principali aspetti positivi dell’espressività corporea ed esercitare in modo efficace la pratica sportiva per il benessere individuale e collettivo;

- comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all'economia, all'organizzazione, allo svolgimento dei processi produttivi e dei servizi;

- padroneggiare l'uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza e alla tutela della salute nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell'ambiente e del territorio;

- utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti degli assi culturali per comprendere la realtà ed operare in campi applicativi;

- prevenire e contrastare la dispersione scolastica dovuta a qualsiasi causa, ogni forma di discriminazione e bullismo, con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore;

- valorizzare la scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio;

- incrementare la coerenza formativa dell’esperienza di alternanza scuola-lavoro;

- individuare percorsi e sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli studenti;

- definire un sistema efficace di orientamento.

Metodologia

È prerogativa degli insegnanti scegliere ed usare le metodologie più idonee al tipo di attività programmata coerentemente con le esigenze del contesto territoriale, con le istanze particolari dell’utenza, con i risultati conseguiti dalla scuola, con i traguardi di apprendimento e di competenza disciplinare e trasversali attesi e fissati dalle Indicazioni Nazionali, dalle Linee Guida vigenti, dai documenti europei. Nella gestione della classe è auspicabile privilegiare modelli didattici e di apprendimento che coinvolgano direttamente e attivamente gli alunni (richiamo dei prerequisiti, presentazione di stimoli per l’apprendimento attivo degli alunni, apprendimento collaborativo, problem solving e ricerca, discussione guidata, gioco di ruolo, riflessione metacognitiva su processi e strategie, tutoring, transfer di conoscenze e abilità, compiti di realtà, flipped classroom, ecc…). Curare e predisporre unità di apprendimento ricche di stimoli e di situazioni dinamiche che coinvolgano direttamente e attivamente l’operatività, che facilitino l’apprendimento collaborativo, la ricerca, la progettazione e la costruzione della conoscenza, la scoperta e il piacere di apprendere insieme, anche con l’uso di strumenti multimediali.

Privilegiare mediatori aggiuntivi al codice verbale per supportare le azioni di insegnamento (presentazione dell’obiettivo, richiamo e accertamento dei prerequisiti di conoscenza e abilità necessari per il nuovo apprendimento, esercitazioni di verifica, valutazione formativa) e le attività di apprendimento (ricerca, produzione di mappe, schemi, progetti, documenti e prodotti multimediali, presentazioni ecc.).

Nei casi di alunni in situazione di disabilità, disturbi di apprendimento o di altre gravi difficoltà, così come previsto dai rispettivi PEI e PDP, attuare strategie di semplificazione, riduzione, adeguamento dei contenuti di apprendimento, con strumenti compensativi e misure dispensative condivise con Consiglio di classe, famiglie e studenti, per garantire il maggior grado di inclusione possibile.

I criteri generali per la rilevazione degli apprendimenti (verifiche)

- possono essere scritte, orali e pratiche, individuali o di gruppo;

- tengono conto, anche in classi diverse dalla quinta, delle tipologie di prova utilizzate nell’Esame di Stato;

- seguono alla comunicazione esplicita di obiettivi, contenuti e soglia di accettabilità.

Valutazione

La valutazione è

- intesa come processo continuo che accompagna l'attività formativa;

- basata su criteri condivisi e coerenti con gli obiettivi;

- formulata come constatazione di livelli di conoscenza/capacità/competenza.

Inoltre

- i criteri di valutazione e i parametri delle griglie di valutazione sono resi noti agli studenti all’inizio dell’anno scolastico, per consentire loro di impostare correttamente la propria preparazione e di prendere consapevolezza dei progressi o delle difficoltà incontrate;

- l’autovalutazione è utilizzata e valorizzata, quando possibile;

- la rilevazione dei livelli di partenza è utilizzata per la valutazione ma anche per la programmazione che deve essere opportunamente adattata;

- gli esiti della valutazione formativa (che interviene nelle fasi di apprendimento e ne orienta le fasi successive) quando necessario comportano interventi differenziati e individualizzati;

- il docente ne ricava indicazioni sulla validità del metodo adottato, sui mezzi, sui tempi e ritmi assegnati per raggiungere gli obiettivi del suo programma;

- nella valutazione sommativa finale sono resi espliciti i criteri di passaggio alla classe successiva;

- oltre alla valutazione sommativa finale ve ne sarà una al termine del primo quadrimestre;

- nella valutazione quadrimestrale e finale si considerano anche l’interesse, l’impegno a casa e a scuola, la costanza nello studio, la partecipazione costruttiva in classe, i progressi rispetto alla situazione iniziale.

La valutazione. Valutazione del comportamento. Crediti scolastici.

Assenze ai fini della valutazione.

Comportamento

Il voto in comportamento è

- proposto di norma dal docente coordinatore di classe, l’assegnazione definitiva avviene in seno al Consiglio di classe che valuta con attenzione le situazioni di ogni singolo studente e procede all’attribuzione considerando la prevalenza degli indicatori relativi al singolo voto;

- assegnato considerando il rispetto delle regole della convivenza anche durante uscite, gite scolastiche, visite di istruzione, attività di alternanza scuola-lavoro e manifestazioni a cui l'Istituto partecipa a diverso titolo, sia interne all'edificio che esterne;

- deciso considerando anche l'atteggiamento generale (partecipazione, impegno, frequenza e puntualità…).

In presenza di comportamenti inadeguati e di disturbo, posto che verranno attivate le procedure disciplinari previste nel Regolamento d’Istituto, è opportuno che i docenti che rilevano tali comportamenti con una certa frequenza, concordino linee educative, regole di comportamento e modalità organizzative della classe unitarie e applicate sistematicamente con coerenza e costanza.

(Mancanze disciplinari e sanzioni)

I crediti scolastici

sono attribuiti facendo riferimento:

- all’assiduità della frequenza scolastica;

- all’interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo;

- alla frequenza e alla partecipazione all’alternanza scuola-lavoro;

- al credito formativo per attività esterne (documentato).

(valutazione e valutazione del comportamento e crediti)

Bisogni Educativi Speciali

La normativa scolastica ha introdotto la nozione di “Bisogno Educativo Speciale” (B.E.S.) come categoria generale comprensiva di tutte le condizioni richiedenti l’impiego calibrato, in modo permanente o temporaneo di modalità inclusive che prevedano:

- individualizzazione, percorsi differenziati per obiettivi comuni;

- personalizzazione, percorsi e obiettivi differenziati;

- strumenti compensativi e misure dispensative.

Le tipologie di alunni con B.E.S. maggiormente ricorrenti nella scuola sono quelle con:

- disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77);

- disturbi specifici dell’apprendimento (Legge 170/2010, Legge 53/2003);

- svantaggio socio-economico;

- svantaggio linguistico e/o culturale.

L’istituto predispone, applica e aggiorna il Piano Annuale dell'Inclusione (PAI) nel quale sono indicate pratiche condivise di inclusione che:

- mirano a rimotivare studenti che faticano a restare nel contesto scolastico;

- prevedono progetti finalizzati per il recupero della dispersione;

- attuano attività di tutoring per alunni 'a rischio' con docenti formati;

- coinvolgono le famiglie nei percorsi individualizzati;

- seguono un protocollo di accoglienza volto a definire gli interventi di supporto;

- adottano una didattica che favorisca il coinvolgimento attivo degli studenti e la loro partecipazione;

- promuovono percorsi formativi differenziati e personalizzati per studenti con maggiori difficoltà;

- favoriscono un'organizzazione flessibile anche per gruppi di livello (non rigidi e per periodi brevi), per potenziamento/recupero, per progetti e attività con compiti differenziati.

(PAI 2019-2020)

Disabilità (Lg 104/92)

Alle classi in cui siano inseriti alunni che usufruiscono dei benefici della Legge 104/92 sono dal Dirigente scolastico assegnati docenti di sostegno per un numero di ore complessivamente stabilito dal Ufficio Scolastico Territoriale. L’ambito disciplinare in cui interviene il docente è definito dal Consiglio di Classe, sentito anche il parere degli psicologi dell’ASL e dei genitori. L’obiettivo principale della progettazione formativa della scuola consiste nel valorizzare le capacità e le potenzialità degli alunni, nel promuovere soprattutto l’acquisizione di competenze operative e pratiche per favorire una concreta integrazione scolastica e sociale. Per ciascun alunno sono possibili due percorsi:

-programmazione riconducibile ai programmi ministeriali

-programmazione non riconducibile ai programmi ministeriali (percorsi-PEI)

Allo scopo di favorire l’inclusione degli alunni l’Istituto prevede:

- contatti preliminari con fini orientativi con le famiglie degli alunni preiscritti;

- contatti con le istituzioni di provenienza (scuola secondaria di primo grado) per il passaggio di informazioni;

- presentazione dei casi degli alunni ai Consigli di Classe, a cura dei referenti per l’integrazione delle due sedi (settembre prima dell’inizio delle lezioni);

- quando prescritto o necessario, incontro con gli operatori Socio-sanitari, con la partecipazione dei genitori, dell’insegnante di sostegno, dell’eventuale assistente ad personam, del C.d.C. per la definizione degli obiettivi e dei contenuti del P.E.I. (prima parte dell'anno, entro novembre)

DSA (Lg 170/2010 e Linee guida del Miur 2011)

La scuola si impegna a realizzare le finalità della legge e si prefigge soprattutto di

- garantire il diritto all’istruzione e ad una formazione adeguata;

- favorire il successo scolastico, e promuovere lo sviluppo delle potenzialità;

- ridurre i disagi relazionali ed emozionali;

- adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti;

- assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale.

Per favorire una progettualità che risponda in modo mirato alle esigenze degli studenti con certificazione di DSA, viene predisposto, a partire dalle indicazioni contenute nelle certificazioni, un Piano Didattico Personalizzato (PDP) con le opportune misure dispensative e compensative previste dalla normativa.

BES generici (C.M. n° 8/2013)

Il Miur riconosce che l'area del disagio è assai ampia (disagio di tipo socioeconomico, deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione, iperattività, funzionamento intellettivo limite...). Per questi alunni il C.d.C., secondo le norme di legge, predispone piani personalizzati, di norma temporanei, che tengono conto delle esigenze specifiche degli alunni e delle famiglie, anche su indicazione del Tribunale dei Minori, delle ASL, di professionisti privati o dei Servizi Sociali del Comune di residenza degli studenti.

Stranieri

Per gli studenti di cittadinanza non italiana provenienti dalla secondaria di primo grado l’Istituto effettua un monitoraggio sul livello delle competenze in uscita in italiano L2. Gli studenti neoarrivati, o che mostrino gravi difficoltà nell’utilizzo e nella comprensione dell’italiano, vengono sottoposti a screening di livello e successivamente indirizzati a frequentare corsi di prima alfabetizzazione presso Centri EDA o nell’Istituto stesso.  Quando necessario (soprattutto per alunni neo arrivati in Italia, ultratredicenni, provenienti da paesi di lingua non neo-latina o con altre problematiche) l’Istituto predispone attraverso il Consiglio di classe un Piano Didattico Personalizzato di natura transitoria.

Sulla base delle risorse disponibili (fondi per aree a forte flusso migratorio, convenzioni con cooperative, reti di istituti etc.) l’Istituto promuove iniziative di recupero attraverso sportelli individualizzati o corsi affidati ad enti esterni o docenti volontari. Viene inoltre elaborato ed aggiornato il Protocollo di accoglienza.

Si attiveranno, in collaborazione con i CPIA e con altri Enti, corsi per studenti stranieri in italiano.

(Piano di accoglienza alunni NAI)

Servizio di Istruzione Domiciliare per alunni colpiti da gravi patologie

L’Istituto, nell’ambito di specifici stanziamenti ministeriali, attua interventi formativi a domicilio per gli alunni colpiti da gravi patologie o impediti a frequentare la scuola per un periodo di almeno 30 giorni, con certificazione medico-ospedaliera come da norme vigenti. La durata del servizio di istruzione domiciliare e ospedaliera corrisponderà al periodo indicato nella certificazione medico-ospedaliera e prevederà il rapporto uno a uno docente alunno. Il monte ore orientativo mensile è, in linea generale, di venti ore.

Orientamento

L’Istituto offre una serie di servizi di informazione alle famiglie e agli alunni delle diverse scuole secondarie di primo grado del territorio. Per quanto riguarda l’orientamento in entrata, gli studenti della scuola secondaria di primo grado saranno coinvolti in progetti didattici di indirizzo con docenti, open day, possibilità di partecipare a lezioni-laboratorio, con intervento degli studenti del secondo biennio.

Nel caso di alunni che evidenzino disagi nei primi mesi di scuola il coordinatore di classe procede ad un colloquio per un eventuale riorientamento. Dal primo al secondo biennio (scelta di indirizzo) gli alunni hanno la possibilità di incontrare studenti che già frequentano gli indirizzi, avere un parere dai docenti delle discipline specifiche, dai consigli di classe e dal coordinatore stesso.

Nel caso di richiesta di passaggio da altro Istituto viene effettuato un colloquio sulla motivazione, viene valutato il percorso di studi già effettuato dall’alunno richiedente, si definiscono gli esami che dovrà sostenere per poi definire l’eventuale inserimento nella classe più adatta.

Per l’orientamento in uscita si prevedono incontri con università, ex-studenti, professionisti, percorsi orientativi sia a livello psicologico che tecnico–professionale.

5. La progettazione extracurricolare

La progettazione extracurricolare ha carattere di potenziamento e recupero delle singole discipline o degli obiettivi trasversali annuali. Comprende diverse tipologie di azione e viene concretizzata in progetti approvati dal Collegio dei docenti all’inizio o nel corso dell’anno scolastico, previa verifica della coerenza con gli indirizzi dell’Istituto e con gli obiettivi didattico-formativi. l’Istituto, in funzione delle risorse disponibili, propone soprattutto attività nell’ambito:

- dell’inclusione (corsi di italiano per stranieri, progetti specifici per singoli alunni o piccoli gruppi di alunni, attività per classi aperte, sportelli didattici, corsi di recupero, uscite didattiche specifiche per alunni disabili, azioni per lo sviluppo delle competenze e della motilità, introduzione al mondo del lavoro in situazioni protette, potenziamento delle attività di laboratorio per alunni con sostegno…)

- della professione (progetti di carattere professionale, incontri con esperti esterni dei diversi ambiti di indirizzo, ma anche trasversali (informa giovani, diritto del lavoro, imprenditori, rappresentanti delle associazioni di categoria, volontariato, ecc.), momenti d’incontro con il territorio per far incontrare le esigenze della scuola con quelle del mondo esterno, partecipazione a concorsi professionali con realtà esterne di settore e con scuole affini, approfondimenti di tematiche di settore…)

- del potenziamento (progetti di potenziamento delle competenze che si concretizzano nella preparazione e nella partecipazione a concorsi locali e nazionali di vario tipo che coinvolgono diverse discipline, anche non professionali)

- dell’educazione alla salute (collaborazioni con enti esterni: Università, Pubblica sicurezza, enti locali, ASL, associazioni di volontariato, nell’ambito della prevenzione e dell’informazione, progetti su aspetti come la dieta celiaca, il diabete e la sua prevenzione attraverso un’alimentazione corretta…)

- dell’attività sportiva (corsi tematici e specifici, partecipazione a competizioni sportive di vario genere sia a livello locale che extralocale, incontri con studenti di altre scuole…)

- della cultura (Convenzione con il Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera con attività organizzative e pratiche, attività legate alle giornate del FAI...)

- delle attività locali (partenariato per il Piano di Sviluppo Locale che si andrà a costituire sul territorio delle colline moreniche, del basso Garda, dell’alto Garda e della Val Sabbia)

6. La progettazione organizzativa

L’organizzazione delle attività didattiche è basata sull’unità oraria e, data la scarsità di spazi, l’orario delle lezioni viene progettato in maniera da utilizzare i locali (laboratori, palestre, aule) nella maniera più efficiente possibile.

L’organizzazione interna dell’Istituto è sintetizzata nell’organigramma che viene aggiornato ogni anno e comprende incarichi diretti o assegnati dai gruppi o dalle assemblee di riferimento. Le competenze di ciascuna figura richiamata nell’organigramma sono esplicitate nel mansionario. I coordinatori di classe, le Funzioni strumentali, i referenti di dipartimento e di indirizzo (introdotti in applicazione di una parte del Piano di Miglioramento, con la funzione di rendere più coerenti gli indirizzi specifici, dare loro un’identità forte e integrata con l’identità dell’Istituto, aumentarne l’impatto sul territorio) rispondono direttamente al Dirigente Scolastico, il quale collabora con il Direttore dei Servizi Generali Amministrativi che dirige il personale Amministrativo Tecnico e Ausiliario e organizza il servizio.

Sia i laboratori che le palestre sono allo stato attuale sottodimensionati e il loro utilizzo avviene secondo una turnazione interna progettata soprattutto con lo scopo di liberare aule per la didattica tradizionale. In particolare l’utilizzo delle palestre viene effettuato per un buon numero di ore da due classi contemporaneamente, con alcune conseguenti difficoltà di gestione.

I laboratori professionali dovrebbero essere integrati, così come il numero degli assistenti tecnici, per cui l’organizzazione è strutturata in maniera da sopperire alle lacune.

La formazione delle classi prime viene effettuata secondo criteri che mirano al massimo equilibrio possibile tenendo conto però di alcuni vincoli (la scelta della seconda lingua straniera), la formazione delle classi seguenti viene effettuata secondo prevalenti criteri di scelta di indirizzo.

(criteri di formazione delle classi)

(criteri accettazione classe prima)

(criteri accettazione classe terza)

(criteri accettazione classe terza in caso di eccedenza di domande)

L’ assegnazione delle cattedre ai docenti favorisce, quando possibile, la continuità didattica ma anche una logica più generale di funzionamento dell’istituto.

L’attività dei docenti viene calendarizzata nel Piano Annuale delle Attività e comunicata all’inizio dell’anno scolastico. La comunicazione interna avviene principalmente attraverso l'uso del registro elettronico come della posta elettronica, dalla quale i docenti ricavano informazioni e comunicazioni specifiche. I genitori trovano comunicazioni e circolari nella sezione specifica del registro elettronico e sul sito internet

L’organico di potenziamento

(18-19 Potenziamento_GR)   (18-19 Potenziamento_Des)

Le ore di potenziamento assegnate all’Istituto per l’a.s. 2018/19 sono state così utilizzate:

SEDE DI GARDONE

PSI A-18 (9 ore)                                  ING A-24 (6 ore)

MAT A-26 (18 ore)                              LAT B-19 (10 ore)

DAM A-45 (18 ore)                             DIR A-46 (8 ore)

SEDE DI DESENZANO

PSI A-18 (9 ore)                                  MAT A-26 (18 ore)                  LAT B-19  (8 ore)

ING A-24 (12 ore)                              TED A-24 (18 ore)                    SEV B-21 (18 ore)

DIR A-46 (12 ore)                              FRA A-24 (18 ore)

  • Sportello psicologico
  • Supplenze
  • Potenziamento sulle classi con docenti in compresenza
  • Potenziamento di matematica sulle classi e sportello pomeridiano
  • Formazione sicurezza
  • Progetti certificazione linguistica Trinity, Delf, OsD
  • Vicepresidenza
  • Supporto vicepresidenza
  • Gestione gruppi di studenti che non si avvalgono della religione cattolica
  • Organizzazione Alternanza Scuola Lavoro

7. Ambiente educativo

La nuova sede di Gardone Riviera sarà inaugurata nel corso dell’ a.s. 2018-2019.

La sede di Desenzano del Garda vede la dislocazione delle aule su tre plessi differenti di cui uno concesso in uso dalla scuola secondaria di primo grado "V. Catullo”, ciò nonostante il numero dei locali risulta insufficiente costringendo a prevedere turnazioni anche pomeridiane e rotazione nelle aule di riferimento. Lo stato dell’edificio centrale richiede una serie di interventi per mantenere la conveniente funzionalità ed efficienza. Docenti e studenti operano con strumentazione tecnica e dotazioni sufficientemente adeguate che hanno necessità di continui aggiornamenti e manutenzioni per poter offrire un supporto efficace. L’Istituto opera uno sforzo costante nella diffusione di regole condivise, anche relative alla sicurezza, e promuove il rispetto reciproco; numerose sono le iniziative interne ed esterne che consolidano le relazioni con Enti, Associazioni e Aziende del territorio. La lunga tradizione di alternanza scuola-lavoro, gli incontri con esperti e la collaborazione con l’Associazione di genitori iscritti fanno dell’Istituto un punto di riferimento stimolante dal punto di vista professionale e culturale. La progressiva informatizzazione consente di gestire la comunicazione interna ed esterna in modo da rendere l’accesso alle informazioni più semplice, con l’obiettivo di ampliare la condivisione e la partecipazione alle attività da parte di tutte le componenti.

8. Gestione delle risorse

Gran parte delle entrate che l’Istituto può gestire proviene dai contributi delle famiglie. In previsione delle necessità conseguenti all’imminente trasloco della sede di Gardone Riviera, sono state accantonate alcune risorse che potranno essere liberate per realizzare le dotazioni laboratoriali. E’ stato da poco comunicato il finanziamento per l’ampliamento della sede di Desenzano del Garda.

La sede di Gardone Riviera dispone di 18 aule.

La sede di Desenzano dispone di 28 aule.

E’ volontà dell’Istituto potenziare ulteriormente la dotazione strumentale riferita all’innovazione digitale per favorire l’utilizzo delle nuove tecnologie. Con l’organico di potenziamento riconosciuto alla scuola risulta più agevole coprire in maniera efficiente le necessità di supplenze brevi, promuovere iniziative per il contrasto alla dispersione scolastica, organizzare corsi di recupero pomeridiani, correggere almeno in parte l’attuale organizzazione che vede i docenti di seconda lingua agire in classi formate da alunni di indirizzi diversi, penalizzando così lo studio della micro lingua, destinare alcune risorse ai progetti di alternanza scuola-lavoro e curare in modo più strettamente pertinente aspetti organizzativi e di sistema.

La formazione del personale sarà improntata sulla sicurezza, sull’innovazione informatica e (per i docenti), sulla gestione delle relazioni in classe e sull’inclusione. Il piano di formazione triennale è adottato a livello di ambito 7 per le iniziative di interesse generale.

L’istituto organizza poi una integrazione della formazione, con esperti, sulla gestione della classe e diverse iniziative di valorizzazione delle esperienze e del personale interno.

La riforma che si sta varando comporterà poi la necessità di ulteriori interventi per ora difficilmente programmabili, in assenza di più puntuali indicazioni ministeriali.

Attualmente l’Istituto ricopre, all’interno della rete, la funzione di scuola polo per la formazione del personale ATA. (piano_formazione_2018-19)

L’Istituto ha ottenuto finanziamenti partecipando ai bandi

PON AMPLIAMENTO RETE LANWLAN

PON LABORATORI

PON CITTADINANZA GLOBALE

9. Piano di Miglioramento

Il Piano di Miglioramento (PdM) è stato progettato a partire dalle risultanze del Rapporto di AutoValutazione (criticità RAV) e a seguito di un confronto con i docenti che hanno assunto incarichi di gestione e di coordinamento delle attività didattiche-educative ed organizzative nella scuola. Il nucleo ha scelto di confermare le due priorità già indicate per il precedente triennio; anche se alcune azioni messe in atto dal Collegio Docenti hanno raggiunto risultati soddisfacenti, altre contrariamente vanno ancora riproposte e modificate rivolgendole verso gli obiettivi prefissati in modo più calibrato. Inoltre le priorità individuate hanno un impatto trasversale sui processi ed un importante ruolo all’interno della missione dell’Istituto, hanno caratteristiche di fattibilità correlate con le risorse effettivamente disponibili e offrono elementi di coinvolgimento dell’intera comunità scolastica.

Le suddette priorità sono relative

- ai risultati scolastici (diminuire il gap fra il numero degli iscritti alla classe prima e i diplomati dopo cinque anni)

- alle competenze chiave europee (migliorare il livello delle competenze di cittadinanza nel primo biennio)

Il Piano di miglioramento è strutturato su azioni che coprono la durata di un anno scolastico e che, affinandole, saranno riproposte nell’arco del triennio. Queste toccano dinamiche interne e processi trasversali, prevedono una progettazione ed iniziative che migliorino la qualità dei percorsi anche con modalità innovative. Le azioni previste per il triennio passato sono diventate prassi acquisita.

Sarà cura del referente monitorare i processi, tabulare i risultati, condividere e conservare memoria di lavori, prove, lezioni, strumenti e materiali.

La formazione dei docenti sarà integrata con interventi conseguenti alle riflessioni emerse.

10. Monitoraggio

Il Piano viene pubblicato sul sito della scuola ed è accessibile a chiunque voglia conoscerlo. Eventuali modifiche verranno tempestivamente comunicate a tutti gli interessati. Il dirigente scolastico rappresenta il riferimento ultimo per la definizione di fattori correttivi in funzione della rilevazione di problematiche che non consentirebbero di raggiungere gli obiettivi prefissati.

Il monitoraggio sui processi dei singoli progetti viene definito nei progetti stessi (ciclo PDCA)

Il monitoraggio generale dei progetti e delle iniziative avviene alla fine di ogni anno scolastico con conseguente programmazione per l’anno scolastico successivo, attraverso la raccolta del flusso dei dati di rendicontazione e la loro analisi.

(Attuazione_del-Piano_di_Miglioramento_2017-18)

La rendicontazione sociale (RS) dell’Istituto presenterà alle diverse componenti e ai portatori di interesse i risultati ottenuti nel triennio.

portatori di interesse i risultati ottenuti nel triennio.